TRASPORTO PUBBLICO: PATRIMONIO DELL’UMANITÀ

TRASPORTO PUBBLICO: PATRIMONIO DELL’UMANITÀ
L’irresistibile video della candidatura a patrimonio UNESCO.

Tempo fa mi sono imbattuto in un vecchio video pubblicitario della BVG, l’azienda dei trasporti pubblici di Berlino.
Lo trovai talmente brillante da tentare di tradurlo con il mio a dir poco esiguo tedesco. L’advertising era incentrato sulla candidatura dell’azienda, che gestisce il servizio di trasporto pubblico berlinese, come patrimonio dell’umanità UNESCO. Naturalmente l’azienda sapeva perfettamente che non fosse un’iniziativa realizzabile, ma sfruttò un’idea, più divertente che provocatoria, per rafforzare la già forte connessione tra i cittadini e il servizio di trasporto pubblico. «Perché la BVG dovrebbe diventare quello che già sostanzialmente è: patrimonio dell’umanità» recitava lo spot. Semplicemente geniale.

Le campagne pubblicitarie della BVG sono da tempo il punto di forza dell’azienda che gestisce la rete dei trasporti pubblici di Berlino. Ironizza persino su ciò che non funziona come dovrebbe, sfruttando anche i propri punti deboli. Perché, lo posso testimoniare, mi è capitato di sentire anche delle lamentele sull’efficienza dei mezzi pubblici. Il video qui sopra, inoltre, gioca con i luoghi comuni e gli stereotipi dei berlinesi, ma anche su certe inoppugnabili realtà – da me testate – come quella delle non sempre semplici biglietterie automatiche.
Ne accennai in un post.

Le misure del governo tedesco

A partire da maggio, su tutto il territorio tedesco, verrà introdotto l’atteso D-Ticket (Deutschland Ticket). A dispetto della definizione, non si tratta di un biglietto, bensì di un abbonamento. Nell’estate del 2022, per solo tre mesi, era stato istituito un biglietto mensile da 9 €. Con esso era possibile viaggiare in tutta la Germania sfruttando tutti i trasporti pubblici cittadini e i treni regionali. Allo scadere della straordinaria offerta, in tanti hanno protestato invocandone a gran voce il ripristino, ma probabilmente non era una misura sostenibile a lungo per le casse del governo. È bene sapere che in Germania le normali tariffe per i trasporti non sono bassissime: la spesa annuale per un abbonamento è di centinaia di euro e a Berlino, con 9 €, si acquista appena un giornaliero per le sole zone A-B .

Il successo del Neun-Euros-Ticket

Qualche sforzo è stato comunque fatto per accontentare i cittadini della capitale. L’iniziativa del biglietto a 9 € ha riscosso un grosso successo: oltre al considerevole decremento delle emissioni di CO2, era stato registrato un buon impatto economico per quanto concerne il comparto turismo. Infatti, il vantaggioso biglietto era accessibile anche ai visitatori, e soprattutto in una città ad alta frequentazione di giovani come Berlino, la misura era stata accolta con entusiasmo. Da dicembre è stato istituito un abbonamento da 29 € (per le zone A-B) valido solo nella capitale tedesca e, al momento, è stato esteso fino al mese di aprile.

L’incidenza dei trasporti pubblici sulla qualità della vita

Del resto l’intera regione metropolitana di Berlino copre una superficie che supera i 30.000 kmq ed è abitata da oltre 6 milioni di individui. Senza una rete di trasporti consona, la città sarebbe invivibile. In una metropoli, i collegamenti e la possibilità di spostarsi agevolmente da una zona all’altra, non solo sono indispensabili, ma caratterizzano con forza il suo imprinting socio-culturale. L’ho notato in tutte le grandi città che ho visitato, ben servite da bus e metropolitane.

Roma e Madrid

Ricordo la mia prima volta a Madrid: mi meravigliavo di fronte alla consuetudine di attraversare tutta la città per incontrare gli amici e trascorrere con loro anche solo mezz’ora in un café, prima di ulteriori impegni. A Roma, dove ho vissuto per 25 anni, le distanze sono moltiplicabili su un ipotetico piano che include varianti fisse come il caso e l’infinito. Incontrare un amico che vive in un altro quartiere può significare affrontare l’ignoto o i pressoché certi imbuti generati dal costante e intenso traffico.

L’impatto visivo

Il trasporto pubblico è realmente un patrimonio dell’umanità. Zoo Station, un libro di culto pubblicato nel 1987, purtroppo, almeno attualmente, fuori catalogo, comincia con la fotografia di un treno metropolitano che sferraglia sopra la città. L’impianto scenografico di Berlino non può proprio prescindere dal giallo dei bus e dei tram, dalle carrozze color granata e caramello della S-Bahn. O dal giallo-arancio della U1 che scorre lungo il livello superiore dello splendido Oberbaumbrücke.

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D-Ticket

Il succitato D-Ticket costerà 49 € e coprirà l’impiego di tutti i mezzi pubblici di Germania, a eccezione degli intercity e dei treni alta velocità e a lunga percorrenza.
Per promuovere l’iniziativa la BVG ha realizzato un nuovo video, ricorrendo all’usuale registro ironico e leggero, cambiando le parole a una vecchia canzone popolare in Germania.

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