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CINEMA E CENSURA: LE PELLICOLE DEL CONIGLIO

L’ex DDR, come ogni regime totalitario, osteggiava la libertà di pensiero ed espressione, i combustibili necessari a ogni corrente artistica. Dei preposti comitati di controllo castravano sul nascere qualsivoglia elemento di critica nei confronti dello Stato e della causa socialista. Ma, come spesso accade sotto le pressioni coercitive delle dittature, gli effetti sortiti si rivelarono distanti da quelli auspicati. Nella Repubblica Democratica Tedesca, letteratura, cinema e musica, per la loro diffusione, dovevano superare il setaccio degli organi di censura, allo scopo di ravvisare eventuali messaggi sgraditi e potenzialmente sovversivi. …
– Cinema e censura: le pellicole del coniglio –

SOLO SUNNY – SPACCATO DI VITA NELLA DDR

Una delle produzioni DEFA che preferisco è sicuramente questa pellicola ambientata nel quartiere di Prenzlauer Berg sul finire degli anni ’70. Solo Sunny, come Die Legende von Paul und Paula, è un autentico e affascinante spaccato di vita nella DDR. La protagonista vive in un grande e vecchio condominio: un quadrilatero su cui si affacciano finestre dagli infissi vecchi e scrostati. I vetri dei numerosi appartamenti sono intarsiati su facciate grigie e sbrecciate. Due piccioni, da un davanzale, sembrano osservare quel quadro spoglio e desolato, mentre da un’altra finestra un gatto li adocchia voglioso. …
– Solo Sunny, spaccato di vita nella DDR –

LE VITE DEGLI ALTRI

Le vite degli altri (titolo originale: Das Leben der Anderen) premio oscar come miglior film straniero agli Academy Awards del 2007 è uno dei capolavori assoluti di inizio millennio.
Insieme a due altri grandi successi come Goodbye, Lenin e Lola Corre, è una delle pellicole artefici, con modalità diverse, dell’accensione dei riflettori sul cinema tedesco contemporaneo. Inoltre, ha contribuito a infiammare ulteriormente un’attenzione e un interesse su Berlino già piuttosto vivi.
– Le Vite degli Altri –

LOLA CORRE

“Lola Rennt” è una pellicola tedesca ambientata a Berlino, uscita nel 1998 e divenuta un caso cinematografico. Il film ricorreva a soluzioni narrative e visuali decisamente insolite, come l’ausilio di una azzeccata parte animata.
La trama si snoda su diversi piani temporali, con più finali e frequenti colpi di scena. Il tutto, unito a un montaggio frenetico che richiama apertamente il linguaggio più vicino a quello dei videoclip musicali, ne ha decretato sia l’enorme successo mondiale, che lo status di cult movie.
– Lola corre –

GOOD BYE, LENIN!

Ogni volta che si compone un elenco delle migliori e più celebri pellicole ambientate a Berlino, un titolo non può mancare. Rilasciato nel 2003, Goodbye, Lenin! è davvero un film imperdibile. Quale altra opera cinematografica è riuscita a catturare e trasmettere in modo così autentico il senso e le contraddizioni dell’Ostalgie, il sentimento nostalgico per la Germania dell’Est?
Lo scanzonato Sonnenallee, uscito qualche anno prima, aveva offerto uno spaccato divertente e volutamente caricaturale della vita nella DDR.
Invece, il toccante e pluripremiato Le vite degli altri, uscito tre anni dopo, ne avrebbe rappresentato gli aspetti più disumani. Good bye, Lenin!, in tal senso, si posiziona a metà tra questi due registri. La narrazione di un popolo finalmente libero sembrava essere stata fin troppo farcita di retorica e sentimentalismo, mettendo da parte le conseguenze meno piacevoli. Dopo la caduta del Muro, molti Ossi si sentirono smarriti e traditi. È un dato di fatto che un non irrilevante numero di tedeschi dell’est abbia cominciato a rimpiangere le certezze e la sicurezza che il controverso regime socialdemocratico garantiva loro, in cambio della loro libertà e di una fedeltà non sempre sentita e spontanea.
Il film diretto da Wolfgang Becker, non mette in…

LA LEGGENDA DI PAUL E PAULA

La caduta del Muro, l’epocale ed emozionante evento storico di fine secolo scorso, ben reso in Goodbye, Lenin!, il film di successo del 2003 che narra i mutamenti sociali e urbanistici di Berlino.
Una metamorfosi da cui ben presto emersero difficoltà e problematiche, già nei primi anni dell’annessione.
Il confronto-scontro tra due mondi…
– La leggenda di Paul e Paula –

IL SILENZIO DOPO LO SPARO

Per una volta in Italia è stato rispettato il titolo originale – Die Stille nach dem Schuss – piuttosto che cedere a discutibili licenze. È accaduto per il mercato anglofono (The legend of Rita) e francofono (Les Trois Vies de Rita Vogt). È difficile pensare a un titolo più centrato e perfetto di “Il silenzio dopo lo sparo”…
– Il silenzio dopo lo sparo –

UNDINE: UN AMORE PER SEMPRE

Nei contratti di vendita e cessione di film per il mercato estero, dovrebbe essere inserita una clausola che imponga il divieto di snaturarne i titoli originali. Undine è una pellicola tedesca uscita un paio di anni fa, e a cui i distributori italiani
– Undine: un amore per sempre –

DAS VERSPRECHEN – LA PROMESSA

Das Versprechen – La promessa, uscito nelle sale tedesche nel 1994, sembrerebbe non essere stato distribuito in Italia; io ho trovato qui la versione originale con i sottotitoli. Eppure, mi è sembrata una pellicola con tutte le carte in regola per catturare e accattivarsi il pubblico. Una romantica storia d’amore, ostacolata per decenni dal Muro, ma che il Muro non è stato in grado di abbattere. La regista, Margarethe Von Trotta, è nota per l’impegno sociale e la sensibilità con cui tratta temi delicati e scomodi nelle sue opere. In Italia raggiunse una certa popolarità grazie a film come Anni di Piombo – Leone d’oro a Venezia nel 1981 – e Rosa L. del 1985.

UNA VITA AL KALEIDOSCOPIO

Mi sono affrettato ad andare al cinema vedere Moonage Daydream, data la sua breve permanenza nelle sale. L’aspettativa principale era quella di immergermi per un paio d’ore in un mare di note che ho talmente interiorizzato da sentirle vibrare sottopelle…
– Una vita al kaleidoscopio –