Non conoscevo la storia di Käthe Kollwitz, la sua arte e la vita a dir poco dolorosa e travagliata. Avevo letto il suo nome e, al massimo, ricordavo la sua immagine ritratta su qualche vecchio francobollo. Talvolta certe “lacune” vengono colmate dalla casualità degli eventi. Una tarda e fredda mattinata di gennaio di diversi anni fa, passeggiavo per Prenzlauer Berg, quartiere un tempo operaio, nonché fucina dei movimenti giovanili di ribellione al regime socialdemocratico. Dopo il crollo del Muro, molti berlinesi di quest’area si trasferirono in altre zone, prevalentemente nei quartieri occidentali. L’intera area divenne il rifugio e la base ideale per orde di artisti e…
– La dolorosa vita di Käthe Kollwitz –
Tag: Guerra
Da qualche tempo sto scoprendo i libri di Helga Schneider, una scrittrice tedesca naturalizzata italiana cresciuta nella Berlino della II Guerra Mondiale. Da 58 anni vive a Bologna. I suoi titoli più noti sono certamente Lasciami andare, madre e Il rogo di Berlino. Quest’ultimo è un memoir di Helga all’età di circa 6 anni, nella Berlino, ormai rasa al suolo, degli ultimi anni della guerra da cui la Germania era ormai sconfitta. L’epilogo del II conflitto mondiale fu devastante al punto da costringere la popolazione a vivere trincerata nelle cantine dei loro edifici, con poco cibo, senza luce, acqua e servizi igienici. La conclusiva Battaglia di Berlino ridusse la città a un cumulo di macerie; donne, bambini e anziani, una volta liberati dalle truppe alleate, si ritrovarono in un polveroso e maleodorante cimitero a cielo aperto. …