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CINEMA E CENSURA: LE PELLICOLE DEL CONIGLIO

L’ex DDR, come ogni regime totalitario, osteggiava la libertà di pensiero ed espressione, i combustibili necessari a ogni corrente artistica. Dei preposti comitati di controllo castravano sul nascere qualsivoglia elemento di critica nei confronti dello Stato e della causa socialista. Ma, come spesso accade sotto le pressioni coercitive delle dittature, gli effetti sortiti si rivelarono distanti da quelli auspicati. Nella Repubblica Democratica Tedesca, letteratura, cinema e musica, per la loro diffusione, dovevano superare il setaccio degli organi di censura, allo scopo di ravvisare eventuali messaggi sgraditi e potenzialmente sovversivi. …
– Cinema e censura: le pellicole del coniglio –

LE VITE DEGLI ALTRI

Le vite degli altri (titolo originale: Das Leben der Anderen) premio oscar come miglior film straniero agli Academy Awards del 2007 è uno dei capolavori assoluti di inizio millennio.
Insieme a due altri grandi successi come Goodbye, Lenin e Lola Corre, è una delle pellicole artefici, con modalità diverse, dell’accensione dei riflettori sul cinema tedesco contemporaneo. Inoltre, ha contribuito a infiammare ulteriormente un’attenzione e un interesse su Berlino già piuttosto vivi.
– Le Vite degli Altri –

LA LEGGENDA DI PAUL E PAULA

La caduta del Muro, l’epocale ed emozionante evento storico di fine secolo scorso, ben reso in Goodbye, Lenin!, il film di successo del 2003 che narra i mutamenti sociali e urbanistici di Berlino.
Una metamorfosi da cui ben presto emersero difficoltà e problematiche, già nei primi anni dell’annessione.
Il confronto-scontro tra due mondi…
– La leggenda di Paul e Paula –

IL SILENZIO DOPO LO SPARO

Per una volta in Italia è stato rispettato il titolo originale – Die Stille nach dem Schuss – piuttosto che cedere a discutibili licenze. È accaduto per il mercato anglofono (The legend of Rita) e francofono (Les Trois Vies de Rita Vogt). È difficile pensare a un titolo più centrato e perfetto di “Il silenzio dopo lo sparo”…
– Il silenzio dopo lo sparo –

UNDINE: UN AMORE PER SEMPRE

Nei contratti di vendita e cessione di film per il mercato estero, dovrebbe essere inserita una clausola che imponga il divieto di snaturarne i titoli originali. Undine è una pellicola tedesca uscita un paio di anni fa, e a cui i distributori italiani
– Undine: un amore per sempre –

DAS VERSPRECHEN – LA PROMESSA

Das Versprechen – La promessa, uscito nelle sale tedesche nel 1994, sembrerebbe non essere stato distribuito in Italia; io ho trovato qui la versione originale con i sottotitoli. Eppure, mi è sembrata una pellicola con tutte le carte in regola per catturare e accattivarsi il pubblico. Una romantica storia d’amore, ostacolata per decenni dal Muro, ma che il Muro non è stato in grado di abbattere. La regista, Margarethe Von Trotta, è nota per l’impegno sociale e la sensibilità con cui tratta temi delicati e scomodi nelle sue opere. In Italia raggiunse una certa popolarità grazie a film come Anni di Piombo – Leone d’oro a Venezia nel 1981 – e Rosa L. del 1985.

UNA VITA AL KALEIDOSCOPIO

Mi sono affrettato ad andare al cinema vedere Moonage Daydream, data la sua breve permanenza nelle sale. L’aspettativa principale era quella di immergermi per un paio d’ore in un mare di note che ho talmente interiorizzato da sentirle vibrare sottopelle…
– Una vita al kaleidoscopio –

SONNENALLEE

Sonnenallee (letteralmente viale del sole) è stata la prima pellicola che ha raccontato la vita nella DDR, canzonandola e senza dare risalto alcuno agli aspetti drammatici. Prima del noto Goodbye, Lenin!, che è sì una commedia, ma intrisa di un certo sentimentalismo e pervasa dal senso di Ostalgie.

VICTORIA

Victoria di Sebastian Schipper
Nonostante le buone recensioni lette al momento dell’uscita di Victoria nelle sale, l’ho schivato a lungo.
Temevo un effetto simile a quello sortito da altri film/serie ambientati a Berlino. Non volevo incappare nel solito stereotipo, un po’ da cartolina, della grande metropoli cool e alla moda. Del resto è ciò che è accaduto in tempi recenti con il riadattamento

BERLIN CALLING

Quando vidi Berlin Calling per la prima volta provai un certo fastidio. Mi era sembrato un film troppo furbo e pervaso da un serpeggiante e molesto moralismo.
Durante il periodo di uscita del film nelle sale, si stava consumando l’atto finale della mia breve parentesi amorosa con i locali e la musica techno. …
– Berlin Calling –