Oh Boy – Un Caffè a Berlino è un film non particolarmente noto in Italia e assolutamente da recuperare. La pellicola ha ottenuto diversi riconoscimenti a livello internazionale, tra cui quello come migliore film rivelazione agli European Film Awards del 2013. Nei suoi 90 minuti di durata, il film tratteggia l’immagine di una Berlino malinconica ed essenziale, con i suoi numerosi caffè e l’atmosfera tipica e affascinante che la caratterizza. Lo fa attraverso le vicende e la quotidianità di Niko, il protagonista: un ventenne alle prese coi propri conflitti esistenziali.
La trama gravita intorno alla routine esistenziale di Niko, uno studente svogliato e senza concrete prospettive circa il proprio futuro. Grazie al sostegno finanziario del padre, vive alla giornata in un appartamento spoglio a Prenzlauer Berg. Le giornate scorrono nell’apatia, animate dalla casualità delle circostanze dai personaggi eccentrici che incontra o fanno parte del suo quotidiano.
Il titolo del film non è casuale; è infatti la scelta del tipo di caffè in un bar che…
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Christiane Vera Felscherinow è uno dei simboli e delle icone degli anni ’80, grazie a un libro autobiografico e relativo film che, tra verità e leggenda, la resero famosa in tutto il mondo. Quando, nel 1981, uscì questo film diretto da Uli Edel, il problema della tossicodipendenza stava dilagando nel mondo occidentale. Qualche anno prima, il libro da cui venne tratto aveva scoperto il nervo sofferente di una società solo apparentemente solida e vincente. Si aprirono dibattiti sulla presunta e inopportuna gratuità nel raccontare uno spaccato certamente complesso attraverso immagini e situazioni certamente dure e realistiche. Secondo alcuni recensori il rischio era quello di…
– Christiane: tra verità e leggenda –
Per una volta in Italia è stato rispettato il titolo originale – Die Stille nach dem Schuss – piuttosto che cedere a discutibili licenze. È accaduto per il mercato anglofono (The legend of Rita) e francofono (Les Trois Vies de Rita Vogt). È difficile pensare a un titolo più centrato e perfetto di “Il silenzio dopo lo sparo”…
– Il silenzio dopo lo sparo –
Nei contratti di vendita e cessione di film per il mercato estero, dovrebbe essere inserita una clausola che imponga il divieto di snaturarne i titoli originali. Undine è una pellicola tedesca uscita un paio di anni fa, e a cui i distributori italiani
– Undine: un amore per sempre –
Sonnenallee (letteralmente viale del sole) è stata la prima pellicola che ha raccontato la vita nella DDR, canzonandola e senza dare risalto alcuno agli aspetti drammatici. Prima del noto Goodbye, Lenin!, che è sì una commedia, ma intrisa di un certo sentimentalismo e pervasa dal senso di Ostalgie.
Victoria di Sebastian Schipper
Nonostante le buone recensioni lette al momento dell’uscita di Victoria nelle sale, l’ho schivato a lungo.
Temevo un effetto simile a quello sortito da altri film/serie ambientati a Berlino. Non volevo incappare nel solito stereotipo, un po’ da cartolina, della grande metropoli cool e alla moda. Del resto è ciò che è accaduto in tempi recenti con il riadattamento
Un film legato a delle circostanze a dir poco singolari. Si tratta della prima – e forse unica – pellicola a tematica LGBT – sebbene questa definizione ancora non esistesse negli anni ’80 – prodotta nella DDR. Coming Out venne proiettato per la prima volta a Berlino Est, proprio la sera del 9 novembre 1989, mentre finiva l’era della guerra fredda e del Muro
– Coming out: essere gay a Berlino Est –
Quando vidi Berlin Calling per la prima volta provai un certo fastidio. Mi era sembrato un film troppo furbo e pervaso da un serpeggiante e molesto moralismo.
Durante il periodo di uscita del film nelle sale, si stava consumando l’atto finale della mia breve parentesi amorosa con i locali e la musica techno. …
– Berlin Calling –
Nell’immaginario collettivo, una delle figure più associate a Berlino, ha sicuramente il volto angelico e lo sguardo tenero di una graziosa ragazzina che di nome fa Christiane Vera Felscherinow. Per tutti è più semplicemente Christiane F. e la sua immagine ha marchiato a fuoco un’epoca; negli anni si è consolidata la fama di icona, di mito aleggiante su Berlino. Christiane nasce ad Amburgo il 20 maggio 1962. Ha appena 6 anni quando la sua famiglia si trasferisce a Berlino Ovest. Inizialmente si stabiliscono a Kreuzberg, poi nel distretto di Neukõlln, in uno degli appartamenti del Gropiusstadt, gigantesco e asettico complesso edilizio risalente ai primi anni ’60. …
– Berlino e il mito di Christiane F. –