I CCCP – Fedeli Alla Linea si sono formati all’inizio degli anni ’80 a Berlino Ovest. Negli anni in cui s’imposero sulla scena musicale italiana, li giudicavo con un certo scetticismo. Li ritenevo un po’ ridicoli nella riproposizione di un genere, il punk, che ritenevo morto o quantomeno obsoleto. …
– La frontiera di Berlino Ovest –
Ellen Fraatz è nata a Berlino Ovest, ed è cresciuta nel quartiere occidentale di Tempelhof. Da adolescente apriva una delle finestre del suo appartamento e appoggiava sul davanzale una cassa del suo impianto. Per una platea composta di condòmini che affacciavano sul comune Hof, Ellen suonava i vinili dismessi per juke-box che le passava un amico. …
– La luce di una nuova alba –
«Non me ne sarei mai andato da Barcellona, se non mi fossi sentito costretto a farlo. Lì sono nato e cresciuto, nella metropoli, dicevano almeno, più giovane, assolata e godereccia d’Europa. Sapevo che il rapporto simbiotico con essa avrebbe reso difficile il mSapevo che il rapporto simbiotico conla mia città avrebbe reso difficile il mio adattamento in un’altra, così agli antipodi, come Berlino. …
– A Berlino non c’è il mare –
Le vite degli altri (titolo originale: Das Leben der Anderen) premio oscar come miglior film straniero agli Academy Awards del 2007 è uno dei capolavori assoluti di inizio millennio.
Insieme a due altri grandi successi come Goodbye, Lenin e Lola Corre, è una delle pellicole artefici, con modalità diverse, dell’accensione dei riflettori sul cinema tedesco contemporaneo. Inoltre, ha contribuito a infiammare ulteriormente un’attenzione e un interesse su Berlino già piuttosto vivi.
– Le Vite degli Altri –
Aprendo uno scatolone del mio ultimo trasloco, ho ritrovato alcuni vecchi libri. Facevano parte di una collana di monografie musicali, dedicate ad artisti che avevano segnato la scena musicale negli anni ’70 e ’80.
Ho scelto di leggere velocemente quello su Siouxsie & the Banshees, band da me mai molto approfondita a suo tempo…
– Le ombre di una croce –
Il libro di cui scrivo in questo post rappresenta a tutti gli effetti un caso editoriale. Uno di quelli che può infondere speranza e fiducia a chi nutre la passione per la scrittura e, magari, ha un’opera nel cassetto o addirittura pubblicata senza riscontri.
– Ritorno a Berlino –
Alcuni sostengono che le giornate dedicate a commemorazioni o a qualche tema o causa sensibile, siano inutili se non persino ipocrita. In alcuni casi, ritengo anch’io che oltre a istituire giornate per attenzionare l’opinione pubblica su questioni spinose (transomofobia, razzismo, violenza sulle donne, eccetera) sarebbe nessario attivare parallelamente efficavi processi per un cambiamento culturale.
Altrimenti, date e ricorrenze rischiano di venir ridotte alla sola funzione di lavatoio per le mani e le coscienze.
– Dimenticare mai / Never forget –
Da appassionato di musica quale sono sempre stato, da adolescente, negli anni ’80, acquistavo in un’edicola del centro giornali musicali d’importazione. Il britannico Smash Hits, l’americano Rolling Stone e soprattutto il tedesco Bravo, rivolto principalmente ai teenager, ricco di articoli – ovviamente per me incomprensibili – e foto sui cantanti del momento. Attendevo con impazienza il giorno della sua uscita per via della ricca sezione dedicate alle classifiche di vendita, incluse quelle di UK e USA.
– Suoni da est –
“Lola Rennt” è una pellicola tedesca ambientata a Berlino, uscita nel 1998 e divenuta un caso cinematografico. Il film ricorreva a soluzioni narrative e visuali decisamente insolite, come l’ausilio di una azzeccata parte animata.
La trama si snoda su diversi piani temporali, con più finali e frequenti colpi di scena. Il tutto, unito a un montaggio frenetico che richiama apertamente il linguaggio più vicino a quello dei videoclip musicali, ne ha decretato sia l’enorme successo mondiale, che lo status di cult movie.
– Lola corre –
Non è stato un colpo di fulmine, quello tra Berlino e me. La prima volta fu nel dicembre del 1999: una partenza improvvisata, grazie all’offerta di una compagnia aerea. Non erano ancora esplose le low cost, e un volo a circa £ 250.000 suonava realmente vantaggioso. Partimmo in quattro e alloggiammo in un…
– Berlin Love Story –