Negli ultimi mesi mi sono dedicato alla lettura di due classici del Novecento ambientati a Berlino: Berlin Alexanderplatz di Alfred Döblin e Addio a Berlino di Christopher Isherwood. Entrambi i romanzi sono ambientati nella Berlino della prima metà del Novecento e sono stati ripresi da due maestri del cinema: Rainer Werner Fassbinder e Bob Fosse. …
– La Berlino di metà Novecento –
Come ogni anno, in Italia, la ricorrenza del 25 Aprile dà adito alla solita sequela di dibattiti pseudo- politici. Tra una polemica e l’altra sui social, mi è capitato sotto agli occhi questo articolo. Recentemente ho letto di una tennista bielorussa che lamentava l’atteggiamento ostile di altre atlete a causa della sua nazionalità. Un altro tennista, nel corso della cerimonia di premiazione di un noto torneo da egli vinto, ringraziava gli spettatori per il calore e il tifo dimostrati nonostante fosse russo. Il conflitto tra Russia e Ucraina è storia attuale, ma è vero che, a distanza di quasi 80 anni, persiste un processo di stigmatizzazione nei riguardi del popolo tedesco. …
– La Resistenza in Germania –
Non conoscevo la storia di Käthe Kollwitz, la sua arte e la vita a dir poco dolorosa e travagliata. Avevo letto il suo nome e, al massimo, ricordavo la sua immagine ritratta su qualche vecchio francobollo. Talvolta certe “lacune” vengono colmate dalla casualità degli eventi. Una tarda e fredda mattinata di gennaio di diversi anni fa, passeggiavo per Prenzlauer Berg, quartiere un tempo operaio, nonché fucina dei movimenti giovanili di ribellione al regime socialdemocratico. Dopo il crollo del Muro, molti berlinesi di quest’area si trasferirono in altre zone, prevalentemente nei quartieri occidentali. L’intera area divenne il rifugio e la base ideale per orde di artisti e…
– La dolorosa vita di Käthe Kollwitz –
«Ma a te, esattamente, cosa piace di Berlino?». Questa domanda mi giunge mentre la U1 scorre lungo la sopraelevata e sull’Oberbaumbrücke, verso il capolinea. Il quesito recheggia tra le pareti e le vetrate della stazione U-Bahn di Warschauer Straße, uno dei luoghi a cui più sono legato emotivamente. Tuttavia non basta, da solo, a dare senso a un amore così forte, così difficile da spiegare. Ricordo la mia prima volta sulla lunga passerella sopra l’attigua e omonima stazione della S-Bahn. Un’attraversata a sottozero, sospeso sui binari e schiaffeggiato con violenza dal tagliente vento dell’est; pungolato dagli effluvi dei curry wurstel e dei kebap sfrigolanti sulle piastre dei chioschi ai lati. …
– Un amore difficile da spiegare –
Esattamente 40 anni fa, 99 Luftballons (novantanove palloncini) conquistò la vetta delle classifiche tedesche; fu solo l’inizio dell’inestimabile fortuna di questa canzone ispirata dalla guerra fredda. Il testo del noto brano nacque a Berlino, durante un concerto dei Rolling Stones tenutosi preso il Waldbühne nell’estate del 1982. Nel corso del live vennero rilasciati numerosi palloncini colorati in cielo e il chitarrista dei Nena, giovane band formatasi quello stesso anno, fu colto da un’improvvisa ispirazione. Pensò al paradosso di quegli innocui e allegri oggetti fluttuanti nell’aria, percepiti come una minaccia dai radar di Berlino Est. …
– Guerra e palloncini colorati –
La prima volta che visitai Berlino, sul finire dello scorso millennio, ero un giovane ragazzo che aveva messo il naso fuori dagli italici confini poche volte. Ciò nonostante fossi affetto, fin da piccolo, da una spiccata esterofilia. All’epoca, infatti, covavo un forte complesso di italianità, maturato durante un paio di incursioni in Austria e in Francia, dove mi ero sentito osservato come una animale fuggito dallo zoo. Ciò aveva comportato, a sua volta, una serie di preconcetti sugli altri europei, tedeschi in cima, che percepivo più civilizzati ed evoluti di noi, ma anche molto antipatici e…
– Pregiudizi, luoghi comuni e invisibilità –
Tempo fa mi sono imbattuto in un vecchio video pubblicitario della BVG, l’azienda dei trasporti pubblici di Berlino.
Lo trovai talmente brillante da tentare di tradurlo con il mio a dir poco esiguo tedesco. L’advertising era incentrato sulla candidatura dell’azienda, che gestisce il servizio di trasporto pubblico berlinese, come patrimonio dell’umanità UNESCO. Naturalmente l’azienda sapeva perfettamente che non fosse un’iniziativa realizzabile, ma sfruttò un’idea, più divertente che provocatoria, per rafforzare la già forte connessione tra i cittadini e il servizio di trasporto pubblico. …
– Trasporto pubblico: patrimonio dell’umanità –
La Schönhauser Allee è una delle principali arterie di Berlino. Parte dalla Torstraße, all’altezza di Rosa-Luxemburg-Platz e si snoda per circa 3 km, attraversando il quartiere di Prenzlauer Berg, nel distretto orientale di Pankow. È una strada di notevole rilevanza e molto frequentata per via delle numerose attività commerciali. Anche ai tempi del Muro era una via piuttosto vivace, come dimostrato dal film Ecke Schönhauser (Angolo Schönauser) , uscito nel 1957. …
– All’angolo della Schönhauser –
Da un paio d’anni studio l’impossibile (come lo sento definire da tanti) idioma germanico. Sono ben lontano da un livello accettabile per sostenere una conversazione. La mattina, quando la mente è più fresca e riposata, faccio colazione affrontando una delle lezioni di tedesco disponibili nel web.
Il motivo della mia tardiva decisione è riconducibile ai tanti episodi (forse divertenti da raccontare, ma per me davvero imbarazzanti) in cui la totale estraneità a questa lingua ha cagionato fastidi e inconvenienti. …
– A scuola di lingua tedesca –
Christiane Vera Felscherinow è uno dei simboli e delle icone degli anni ’80, grazie a un libro autobiografico e relativo film che, tra verità e leggenda, la resero famosa in tutto il mondo. Quando, nel 1981, uscì questo film diretto da Uli Edel, il problema della tossicodipendenza stava dilagando nel mondo occidentale. Qualche anno prima, il libro da cui venne tratto aveva scoperto il nervo sofferente di una società solo apparentemente solida e vincente. Si aprirono dibattiti sulla presunta e inopportuna gratuità nel raccontare uno spaccato certamente complesso attraverso immagini e situazioni certamente dure e realistiche. Secondo alcuni recensori il rischio era quello di…
– Christiane: tra verità e leggenda –