LA TERAPIA DI SEBASTIAN FITZEK

Sebastian Fitzeks Die Therapie (serie Prime Video)
La Terapia, il romanzo d’esordio di Sebastian Fitzek, è stato uno dei maggiori successi editoriali degli ultimi vent’anni in Germania. Pubblicato nel 2006, ha venduto oltre otto milioni di copie in tutto il mondo. Inizialmente rifiutato da numerose case editrice, l’autore ha raccontato che ebbe l’ispirazione per la trama mentre aspettava la propria compagna in visita presso un ambulatorio medico. Visto il lungo tempo d’attesa, Fitzek cominciò a ipotizzare che la ragazza non sarebbe mai uscita e che, interpellando la segretaria, gli venisse detto che non era lì e non aveva preso alcun appuntamento per quel giorno.

Una ponderata attesa
Il romanzo è uno psychothriller la cui complessità ha reso tardivo un adattamento cinematografico o televisivo. Basti pensare che per Il Codice Da Vinci di Dan Brown – un altro racconto dall’intreccio molto articolato – la trasposizione su pellicola avvenne ad appena tre anni dalla pubblicazione. Non conoscevo questo libro, ma dopo aver guardato la serie credo che lo leggerò al più presto. Mi colpisce che le vicende e i tanti colpi di scena delle sei puntate da 50 minuti l’una, possano concentrarsi in 250 pagine.



Trama e personaggi (no spoiler)
Il protagonista di La Terapia di Sebastian Fitzek è Viktor Larenz, un affermato psichiatra che gode anche di una certa popolarità mediatica. Vive a Berlino con la moglie e la figlia tredicenne – Josy – in una lussuosa villa. È un padre affettuoso e piuttosto apprensivo, dal forte istinto protettivo e affetto da smanie di controllo. La ragazzina soffre di problemi di salute, le cui cause non si riescono a individuare. I genitori la trattano, e di conseguenza si comporta, come una bambina più piccola rispetto alla sua età. Una sera, a una cena conosce la figlia coetanea di una coppia di amici dei genitori, con la quale lega subito. Insieme, commetteranno alcune piccole bravate che comporteranno il disappunto dei genitori.
L’incontro inaspettato
Un giorno, mentre lo psichiatra attende il termine di una visita in uno studio pediatrico, Josy scompare misteriosamente, senza venire mai ritrovata. Due anni dopo, il dottor Larenz si reca, da solo con il suo cane, sull’isola dove possiede una casa per le vacanze. La comparsa di un’enigmatica e inquietante sconosciuta lo spingeranno in un sempre più vorticoso stato di angoscia che lo spingeranno verso ulteriori interrogativi sulla mai accettata sparizione di sua figlia.

La critica
Le recensioni meno benevole sono basate sull’immancabile confronto con il romanzo. Non avendolo ancora letto, la mia opinione è svincolata da tale termine di paragone ed è tutt’altro che negativa. Non ho ravvisato alcun elemento di “comicità involontaria“, come rimproverato da alcuni critici. Naturalmente, trattandosi di un racconto imperniato sulla psiche dell’uomo, La terapia di Sebastian Fitzek è una serie ricca di situazioni contorte e immagini visionarie, che tuttavia io ho compreso e apprezzato. Probabilmente la trasposizione in serie ha optato per delle limature che lo rendessero il più accessibile possibile al vasto pubblico. Il risultato finale è una serie appassionante, a tratti disturbante, proprio perché esplora la psiche umana, alla ricerca di risposte che non ho personalmente trovato improbabili o, peggio, assolutorie.


Un mio timore fortemente smentito
Dopo i due primi episodi di La Terapia di Sebastian Fitzek, ho avuto delle intuizioni che hanno rischiato di farmi bollare la serie come banale o troppo scontata. Ciò che invece più mi ha colpito, sono lo sviluppo e l’approfondimento degli eventi, più sorprendenti degli effetti speciali e dei colpi di scena che comunque non mancano. Il finale, inoltre, evita di snocciolare facili morali e commuove in tutta la sua crudezza, grazie anche alla prova del bravo attore protagonista. Una serie che consiglio vivamente.
