Il RAGAZZO DI BERLINO

Il RAGAZZO DI BERLINO
Il ragazzo di Berlino

Il RAGAZZO DI BERLINO di Paul Dowswell

Ho acquistato questo libro acquistato senza troppe aspettative, e mi sono ritrovato a divorarlo in un paio di giorni.
Il ragazzo di Berlino” (titolo originale: Section Zwanzig) è un romanzo scritto da Paul Dowswell, autore inglese specializzato in narrativa per ragazzi. Anche questa sua opera, infatti, fa parte di una collana editoriale dedicata ai lettori più giovani. Tuttavia, a mio parere, è un romanzo trasversale, adatto al pubblico di ogni età.
Dowswell, nella postfazione, rivela l’ispirazione e le influenze alle radici del suo racconto, ambientato nella Berlino Est dei primissimi anni ’70. Nonostante la cortina di ferro e il Muro, anche nella capitale dell’allora DDR, soffiavano i venti di ribellione del ’68. L’autore, tra le fonti principali di ispirazione del racconto, menziona il capolavoro – premio Oscar – Le vite degli altri e C’era una volta la Ddr, il noto libro di Anna Funder.

Il rock oltre la cortina

La trama si muove tra un approccio romanzato e un altro, a tratti, documentaristico. Non avendo vissuto in prima persona l’esperienza come cittadino della Germania Est, l’autore ha svolto un accurato lavoro di ricerca. Si è avvalso delle necessarie consulenze, al fine di ottenere una ricostruzione storica credibile. Al punto che, a mio avviso, ben si presterebbe a una trasposizione cinematografica, grazie alla forza del racconto e di personaggi ben profilati.
Il protagonista, Alex, è un adolescente è un’aspirante chitarrista appassionato di rock, in primis dei Led Zeppelin. Com’è ben noto la musica occidentale era invisa al regime e da essa proibita. Alex è costretto ad ascoltare in cuffia – per via delle possibili cimici e dei vicini – dischi proibiti, trafugati al mercato nero. Inoltre suonare clandestinamente con una band formata insieme ad alcuni coetanei.

Reato d’opinione

Il ritratto della società che ne esce è claustrofobico e opprimente, proprio come nel succitato film diretto da Florian Henckel. Il racconto è però più incentrato sulla quotidianità dei comuni cittadini di Berlino Est, che su quella degli agenti della Stasi e del controllo esercitato sugli intellettuali. Inoltre, “gli altri” del libro sono soprattutto gli adolescenti e non gli adulti. Il tratto che, tuttavia, lo accomuna alla celebre pellicola, è la spinta propulsiva dei sogni di libertà. Attraverso l’esercizio e la necessità umana di accedere e contribuire a qualsivoglia forma artistica e creativa. Tali attività erano malviste e reputate minacciose, in un sistema rigido e dedito al più concreto pragmatismo. Alex è un sognatore, un anticonformista, un pensatore con i capelli troppo lunghi per il regime.
È dunque considerato un giovane scomodo, sovversivo, potenzialmente pericoloso. Per questo vive sotto stretta osservazione insieme ai suoi familiari e alle persone – gli amici, la ragazza – che gli gravitano intorno.

1:88

Da questo romanzo traspare anche la fede propugnata di una parte – tutt’altro che risicata – di popolazione che credeva, o aveva necessità di credere nei valori del regime. Socialismo, lavoro, omologazione: dogmi inaccettabili per una mente aperta e curiosa come quella di Alex. Un ideale di società, sulla carta, condivisibile, ma non ben sostenuta dal clima generale di diffidenza. Anche il più banale momento della giornata è permeato dall’insicurezza e dalla paura, generate persino dai vicini. La Stasi aveva messo su una rete di informatori non ufficiali, reclutati tra i cittadini, che spesso accettavano per il timore di ritorsioni. Persone che riferivano alMinistero per la Sicurezza di Stato, di eventuali anomalie o comportamenti sospetti di vicini, amici e parenti. Il rapporto numerico pare che fosse di 1 spia civile ogni 88 persone circa.

Una lettura intrigante

Partendo da un quadro di quieta e rassegnata quotidianità, la storia si snoda fino a impennarsi in un crescendo di eventi – anche drammatici – e colpi di scena avvicenti. Pagina dopo pagina, ho letteralmente divorato il libro, grazie allo sviluppo appassionante e a una scrittura lineare ed estremamente coinvolgente.

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