IL FUTURO ROSA DI BERLINO

La capitale dell’inclusività
Alla fine del 2022 l’affermato musicista e produttore berlinese Peter Fox ha lanciato “Zukunft Pink” (Futuro rosa), un inno al progresso, all’amore e alla pace che ha riscosso un grande successo in Germania. Lo scorso aprile, mentre attendevo la fine di un temporale a Bahnhof Berlin-Spandau, le note di questa canzone echeggiavano in tutta la stazione. In quel momento ho riflettuto su quanto Berlino sia una città dove la visione rosa del futuro di Peter Fox prende effettivamente vita. Un presente multisfaccettato, irradiato dalla cultura dell’accoglienza e dell’integrazione. Seguendo quotidianamente le news da Berlino, confermo che la città non è solo una visione rosa del futuro, ma anche un prisma di accoglienza e valorizzazione delle diversità. Dunque, non sorprende apprendere della proposta di installare nuovi semafori “queer”, iniziativa peraltro già attuata con ottimi riscontri a Monaco di Baviera.
Un passato nero
Come spesso scrivo, gran parte del fascino di Berlino è correlato alla storia che l’ha vista, suo malgrado, protagonista centrale degli eventi più nefasti e dolorosi del secolo scorso. Ogni angolo della città ce lo racconta e ricorda, con le migliaia di Stolpersteine che occhieggiano sui lastricati fuori dai portoni, i numerosi musei e memoriali, civili e di guerra. Nel contempo, a Berlino pare non esserci più tempo per ulteriori lacrime e sangue da versare e crogiolarsi nei suoi tragici trascorsi. Ed ecco che oggi la metropoli ostenta con fierezza il suo doppio volto. Dai vecchi quartieri poveri della grigia Berlino Est (oggi riqualificati), alle nuove aree moderne di concezione avveniristica, come Potsdamer Platz e l’Europacity.
Per cogliere pienamente questo spirito evolutivo, suggerisco la visione di questo documentario di cui ho scritto qui.
Liberi di essere
Berlino mi ha immediatamente conquistato con la concreta visione di un reale futuro rosa, i cui brillanti riflessi ne tinteggiano il rassicurante presente. Sono trascorsi più di tre decenni dalla caduta del Muro e, al netto di problematiche comuni ad altre grandi metropoli (la speculazione immobiliare e il costo della vita), la capitale tedesca continua a rappresentare un esempio di società sana. Certamente non perfetto, ma perfettibile; tuttavia, rispetto ad altre realtà note, a Berlino l’orizzonte appare costantemente alto e mutevole, non zavorrato da rabbia, rassegnazione o malcontento. In questa metropoli sembra davvero tutto possibile, a partire dalla libertà di esprimere se stessi, senza il timore o la preoccupazione degli stigmi e dei pregiudizi altrui.
In tal senso, non sorprende che a Berlino, tra i suoi tantissimi musei, ne sia stato progettato anche uno sul futuro.
Fuori da Hauptbahnhof

Prendendo l’uscita su Washingtonplatz, si ammirano sullo sfondo e lungo la Spree, esempi di architettura moderna. Innanzitutto il grande e caleidoscopico Cube, situato sulla piazza stessa, che incanta con i suoi giochi di specchi e riflessi. La stazione principale di Berlino è cuore e polmone dell’Europacity, progetto il cui obiettivo è un assetto urbanistico che ponga al centro una vivibilità a misura d’uomo.
La casa del futuro
Attraversando la grande piazza verso sinistra, in pochi minuti si raggiunge il Futurium, inaugurato nel 2019 tra non poche polemiche circa la sua effettiva sostenibilità economica, energetica e ambientale. Discussioni che possono minare la fiducia su quanto questa ambiziosa iniziativa promette. La scritta “democrazia in corso” campeggia sulla facciata a vetri e l’ingresso nell’edificio rende realmente l’idea di trovarsi improvvisamente in un’altra dimensione. I tre piani di esposizione mostrano agli avventori il futuro dell’umanità, specie per quanto riguarda i settori medico-scientifico, edilizio ed energetico, e persino le dinamiche relazionali.









Parla d’ordine: DNA
È proprio il passaporto genetico unico di ciascun individuo il passepartout per un avvenire confortante. Trattamenti per la cura e la prevenzione saranno modulati e tipizzati in base alle individuali caratteristiche.
Ciò eviterà – o limiterà sensibilmente – reazioni allergiche, effetti collaterali e i casi di scarsa risposta alle terapie.
Sempre grazie al proprio DNA si potrà incontrare persone “geneticamente” compatibili, un ipotetico beneficio che 1mi ha fatto un po’ sorridere.


Il futuro del pianeta
Il perno centrale del Futurium è l’ambiente, mai come negli ultimi anni materia di dibattito e legittima preoccupazione. Si parte dalla valorizzazione e sfruttamento delle sostanze organiche per la produzione di energia pulita, al riciclo dei materiali di scarto per la fabbricazione, per esempio, di mobili e suppellettili in completa autonomia. È tema di discussione anche l’impegno delle nazioni più evolute di ripristinare aree verdi incontaminate e inaccessibili all’uomo. e il superamento del concetto tradizionale di abitazione. Case in materiali di recupero ecocompatibili, smontabili e trasportabili. Un’idea di mondo che oggi può apparire bizzarro o fantascientifico, ma che è più vicino e realizzabile di quanto si possa pensare.



Partecipazione
Peculiarità del Futurium è l’ampio risalto alle interazioni dei visitatori. Un robot al primo piano invita ogni avventore a indossare un braccialetto elettronico con cui è possibile raccogliere informazioni e registrare le personali preferenze grazie agli appositi pannelli presenti su ogni stand a tema.
Al termine, riconsegnando il braccialetto, un computer ne elabora i dati dentro memorizzati e traccia un profilo consultabile sul sito ufficiale.
Viene stampata e rilasciata una cartolina con un codice riportato da inserire sul sito stesso.

La passeggiata in cielo
Infine, non si può non citare l’esperienza emozionale dello Skywalk, possibile solo dalla primavera all’autunno.
Il museo apre il tetto dell’edificio, regalando al pubblico una vista panoramica della metropoli e svelandogli una distesa impressionante di collettori fotovoltaici. Si può passeggiare lungo il perimetro del tetto e i varchi tra le celle, con la reale impressione di trovarsi in futuro rosa e lunare con, sullo sfondo, due dei simboli principali di Berlino: la Fernsehturm e la cupola vitrea del Reichstag.






Info generali
- L’accesso al Futurium è gratuito, con l’eccezione di eventi e mostre speciali.
- Borse e zaini vanno lasciati negli armadietti con chiave a disposizione gratuitamente.
- Chiuso il martedì.
- Onde evitare spiacevoli sorprese, è sempre bene consultare il sito ufficiale circa eventuali variazioni.




