DIE BERLINER MAUER


DIE BERLINER MAUER di Paul Cotter
Ho trovato casualmente in rete questo bel corto che in 15 minuti racconta una storia densa di significati. Un uomo anziano, da poco vedovo, fruga in un vecchio baule dell’amata moglie e trova svariati oggetti. Libri, vecchi 45 giri, cartoline illustrate, e un masso avvolto in una coperta. Di fronte alla sua abitazione c’è un prato pubblico dove di norma giocano i bambini del circondario, abitato sia da famiglie tedesche che straniere.
Presumibilmente, in quel fazzoletto di terreno incolto, un tempo correva die Berliner Mauer, il Muro. L’uomo decide di propria iniziativa di tirarne su uno nuovo con le sue stesse mani. Il vicinato lo osserva e inizialmente non dà troppo peso alla faccenda, imputandone la causa alla demenza senile e allo shock per il lutto appena subito.
Quando vedono che l’uomo procede alacremente con il lavoro, i vicini gli si avvicinano. C’è chi cerca di portarlo alla ragione e chi si offre di aiutarlo. Le numerose famiglie di origine extracomunitaria sono sgradite da alcuni di essi, e per loro il ripristino del Muro è tutt’altro che un’idea malsana. Mentre il dibattito s’infiamma tra reciproche accuse e recriminazioni, intervengono le forze dell’ordine.

Muri invisibili
Suggerisco di guardare Die Berliner Mauer di Paul Cotter per la capacità di commuovere e far riflettere. L’iniziativa dell’uomo, getta un tale scompiglio nella comunità, da lasciare emergere le conflittualità tra chi prova rimpianto per un passato orribile e chi nutre speranza per un futuro più roseo.
Nonostante le difficoltà e le contraddizioni del presente che rivelano e fanno comprendere quanto i muri, anche quando non fisici e materiali, riescano a dividere.