Categoria: 📚 BÜCHER

Libri

INFANZIA A BERLINO TRA LE DUE GUERRE

Il rogo di Berlino di Helga Schneider è una delle opere letterarie più avvincenti sui drammi della II Guerra Mondiale. Si tratta di uno struggente diario con cui l’autrice slesiana, cresciuta a Berlino e da sessant’anni naturalizzata italiana, rammenta i drammatici eventi di cui fu testimone, in una città ormai sventrata dai bombardamenti. Leggendolo, l’ho spontaneamente collegato a un breve racconto, diametralmente opposto, ambientato nella capitale tedesca degli anni ’20. Ne è scaturito un curioso parallelo: due esperienze in antitesi, entrambi efficaci ritratti di un’infanzia vissuta in una Berlino piegata tra le due guerre. …
– Infanzia a Berlino tra le due guerre –

IL POETA E L’ANGELO DI POTSDAMER PLATZ

Ne “Il cielo sopra Berlino”, pellicola del 1987 diretta da Wim Wenders, il poeta Homer e l’angelo Cassiel raggiungono Potsdamer Platz. L’anziano uomo stenta a capacitarsi dello stato in cui versa la piazza, teatro della sua giovinezza ai tempi Repubblica di Weimar.
I bombardamenti della II Guerra Mondiale l’avevano praticamente rasa al suolo, trasformandola in una spoglia e vasta distesa sterrata. Il regime della DDR completò l’opera di mortificazione, facendo passare proprio di lì il Muro, relegando la piazza a terra di nessuno; da crocevia brulicante e ricco di vita a striscia della morte. …
– Il poeta e l’angelo di Potsdamer Platz –

LA BERLINO DI METÀ NOVECENTO

Negli ultimi mesi mi sono dedicato alla lettura di due classici del Novecento ambientati a Berlino: Berlin Alexanderplatz di Alfred Döblin e Addio a Berlino di Christopher Isherwood. Entrambi i romanzi sono ambientati nella Berlino della prima metà del Novecento e sono stati ripresi da due maestri del cinema: Rainer Werner Fassbinder e Bob Fosse. …
– La Berlino di metà Novecento –

CHRISTIANE, TRA VERITÁ E LEGGENDA

Christiane Vera Felscherinow è uno dei simboli e delle icone degli anni ’80, grazie a un libro autobiografico e relativo film che, tra verità e leggenda, la resero famosa in tutto il mondo. Quando, nel 1981, uscì questo film diretto da Uli Edel, il problema della tossicodipendenza stava dilagando nel mondo occidentale. Qualche anno prima, il libro da cui venne tratto aveva scoperto il nervo sofferente di una società solo apparentemente solida e vincente. Si aprirono dibattiti sulla presunta e inopportuna gratuità nel raccontare uno spaccato certamente complesso attraverso immagini e situazioni certamente dure e realistiche. Secondo alcuni recensori il rischio era quello di…
– Christiane: tra verità e leggenda –

LA FRONTIERA DI BERLINO OVEST

West Berlin, 1981 – I CCCP – Fedeli Alla Linea si sono formati all’inizio degli anni ’80 a Berlino Ovest, all’epoca ricco enclave e città di frontiera. Negli anni in cui s’imposero sulla scena musicale italiana, li giudicavo con un certo scetticismo. Li ritenevo un po’ ridicoli nella riproposizione di un genere, il punk, che ritenevo morto o quantomeno obsoleto. Gli anni ’70 e ’80 avevano funto da spartiacque tra il decennio più acrilico e ribelle e quello maggiormente plastificato ed edonista. Ai tempi di Clash e Sex Pistols ero troppo piccolo per capirli e apprezzarli e quando, da adolescente, ho iniziato ad appassionarmi di musica, il punk era ormai defunto. Scorrevano impetuose le correnti new wave e new romantic e la musica del collettivo emiliano mi giungeva troppo basica e scarnificata. Ero soggiogato da soluzioni musicali più corpose, da melodie e armonie più suggestive e strutturate.
Dalla Pianura Padana all’Europa dell’est – Ferretti, Zamboni e compagni, comunque, mi suscitavano un po’ di simpatia. Li avevo etichettati come combriccola di punkettoni nostalgici, amanti della caciara, con uno spiccato gusto per la provocazione e la trasgressione. Tuttavia, non pensavo che fossero in grado di andare oltre il loro…

LE OMBRE DI UNA CROCE

Aprendo uno scatolone del mio ultimo trasloco, ho ritrovato alcuni vecchi libri. Facevano parte di una collana di monografie musicali, dedicate ad artisti che avevano segnato la scena musicale negli anni ’70 e ’80.
Ho scelto di leggere velocemente quello su Siouxsie & the Banshees, band da me mai molto approfondita a suo tempo…
– Le ombre di una croce –

RITORNO A BERLINO

Il libro di cui scrivo in questo post rappresenta a tutti gli effetti un caso editoriale. Uno di quelli che può infondere speranza e fiducia a chi nutre la passione per la scrittura e, magari, ha un’opera nel cassetto o addirittura pubblicata senza riscontri.
– Ritorno a Berlino –

BERLINO, ILLUSIONE E INGANNO

«Una città che non rivela la sua storia è come un uomo senza ombra.» (Flavia Arzeni)Forse, niente meglio della letteratura traccia ed evidenzia i solchi dei mutamenti socio-culturali, delle evoluzioni e involuzioni di un luogo.
Percorrere la storia di Berlino attraverso le innumerevoli pagine da e a essa ispirate nel corso di oltre due secoli, aiuta a comprendere meglio le ragioni della sua unicità così affascinante e allo stesso tempo drammatica. Berlino è talmente innervata da tragedie di dimensioni epiche e da speranze crudelmente disattese, da renderla una sorta di capitale dei sogni di gloria e del loro misero fallimento.
– L’illusione e l’inganno –

LA STAR DELLA DROGA

Qualche anno fa, mi trovavo sull’ M5 in direzione Alexanderplatz. Era una tarda mattinata d’inverno e di fronte a me era seduta una distinta coppia di mezz’età. La donna aveva una copia del Berliner Zeitung appoggiata sulle gambe. L’aveva piegata lasciando visibile una delle pagine interne. Scorsi un trafiletto con la foto di un volto molto noto e legato a Berlino. Conoscendo a malapena quattro parole di tedesco, non riuscii a decodificare la notizia, ma lessi qualcosa tipo “Droge” e “Star”. Rientrato nella casa dov’ero ospite, ne parlai con il mio amico, il quale commentò secco: “L’avranno ripizzicata con la droga e risbattuta dentro…”. Si riferiva a Christiane Vera Felscherinow, la famosa adolescente dello zoo di Berlino. Rimasi interdetto e gli chiesi delucidazioni in merito, perché ero convinto che Christiane F. fosse uscita dalla tossicodipendenza. Perlomeno la sua celebre autobiografia – e il film che ne fu tratto – lasciavano intendere questo. In particolar modo, il finale del libro raccontava…