Oh Boy – Un Caffè a Berlino è un film non particolarmente noto in Italia e assolutamente da recuperare. La pellicola ha ottenuto diversi riconoscimenti a livello internazionale, tra cui quello come migliore film rivelazione agli European Film Awards del 2013. Nei suoi 90 minuti di durata, il film tratteggia l’immagine di una Berlino malinconica ed essenziale, con i suoi tanti caffè e l’atmosfera tipica e affascinante che la caratterizza. Lo fa attraverso le vicende e la quotidianità di Niko, il protagonista: un ventenne alle prese coi propri conflitti esistenziali.
La trama gravita intorno alla routine esistenziale di Niko, uno studente svogliato e senza concrete prospettive circa il proprio futuro. Grazie al sostegno finanziario del padre, vive alla giornata in un appartamento spoglio a Prenzlauer Berg. Le giornate scorrono nell’apatia, animate dalla casualità delle circostanze dai personaggi eccentrici che incontra o fanno parte del suo quotidiano.
Il titolo del film non è casuale; è infatti la scelta del tipo di caffè in un bar che…
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Cinema
La Terapia, il romanzo d’esordio di Sebastian Fitzek, è stato uno dei maggiori successi editoriali degli ultimi vent’anni in Germania. La Terapia, il romanzo d’esordio di Sebastian Fitzek, è stato uno dei maggiori successi editoriali degli ultimi vent’anni in Germania. Pubblicato nel 2006, ha venduto oltre otto milioni di copie in tutto il mondo. Inizialmente rifiutato da numerose case editrice, l’autore ha raccontato che ebbe l’ispirazione per la trama mentre aspettava la propria compagna in visita presso un ambulatorio medico. Visto il lungo tempo d’attesa, Fitzek cominciò a ipotizzare che la ragazza non sarebbe mai uscita e che, interpellando la segretaria, gli venisse detto che non era lì e non aveva preso alcun appuntamento per quel giorno.
Il romanzo è uno psychothriller la cui complessità ha reso tardivo un…
L’appeal scaturito dalla lunga e travagliata storia, ha reso Berlino una tra le città più gettonate per l’ambientazione di film e serie. A partire dalla riunificazione, sono state innumerevoli le produzioni che hanno tentato di raccontarla, o che semplicemente l’hanno scelta come accattivante sfondo per un racconto o un video musicale.
I risultati non sempre sono esaltanti, soprattutto nei casi di produzioni fuori dai confini tedeschi, come per esempio Unorthodox. Ma non sempre una produzione made in Germany è garanzia di successo. Basti pensare a quel pasticcio di Wir Kinder vom Bahnhof Zoo, la serie Prime realizzata un paio d’anni fa e ispirata al cult movie diretto da Uli Edel nel 1981.
Non sono rari i casi in cui l’immagine restituita è quella di una metropoli sì d’effetto e scenografica, ma anche fastidiosamente artefatta e stereotipata. Ci voleva Kleo, una serie interamente tedesca uscita lo scorso anno, per rendere giustizia al fascino di Berlino. Il plot potrebbe suggerire banali e scontati senso di déjà vu: la guerra fredda, la cortina di ferro e la solita storia di spionaggio all’ombra del Muro. Invece, la serie Netflix sorprende colpisce il bersaglio con un prodotto di intrattenimento nell’accezione più positiva del termine.
Kleo è una serie dagli ingredienti ben calibrati: dramma, black humor, suspense, un susseguirsi di colpi di scena e anche un tocco di…
L’ex DDR, come ogni regime totalitario, osteggiava la libertà di pensiero ed espressione, i combustibili necessari a ogni corrente artistica. Dei preposti comitati di controllo castravano sul nascere qualsivoglia elemento di critica nei confronti dello Stato e della causa socialista. Ma, come spesso accade sotto le pressioni coercitive delle dittature, gli effetti sortiti si rivelarono distanti da quelli auspicati. Nella Repubblica Democratica Tedesca, letteratura, cinema e musica, per la loro diffusione, dovevano superare il setaccio degli organi di censura, allo scopo di ravvisare eventuali messaggi sgraditi e potenzialmente sovversivi. …
– Cinema e censura: le pellicole del coniglio –
Ne “Il cielo sopra Berlino”, pellicola del 1987 diretta da Wim Wenders, il poeta Homer e l’angelo Cassiel raggiungono Potsdamer Platz. L’anziano uomo stenta a capacitarsi dello stato in cui versa la piazza, teatro della sua giovinezza ai tempi Repubblica di Weimar.
I bombardamenti della II Guerra Mondiale l’avevano praticamente rasa al suolo, trasformandola in una spoglia e vasta distesa sterrata. Il regime della DDR completò l’opera di mortificazione, facendo passare proprio di lì il Muro, relegando la piazza a terra di nessuno; da crocevia brulicante e ricco di vita a striscia della morte. …
– Il poeta e l’angelo di Potsdamer Platz –
Una delle produzioni DEFA che preferisco è sicuramente questa pellicola ambientata nel quartiere di Prenzlauer Berg sul finire degli anni ’70. Solo Sunny, come Die Legende von Paul und Paula, è un autentico e affascinante spaccato di vita nella DDR. La protagonista vive in un grande e vecchio condominio: un quadrilatero su cui si affacciano finestre dagli infissi vecchi e scrostati. I vetri dei numerosi appartamenti sono intarsiati su facciate grigie e sbrecciate. Due piccioni, da un davanzale, sembrano osservare quel quadro spoglio e desolato, mentre da un’altra finestra un gatto li adocchia voglioso. …
– Solo Sunny, spaccato di vita nella DDR –
Come ogni anno, in Italia, la ricorrenza del 25 Aprile dà adito alla solita sequela di dibattiti pseudo- politici. Tra una polemica e l’altra sui social, mi è capitato sotto agli occhi questo articolo. Recentemente ho letto di una tennista bielorussa che lamentava l’atteggiamento ostile di altre atlete a causa della sua nazionalità. Un altro tennista, nel corso della cerimonia di premiazione di un noto torneo da egli vinto, ringraziava gli spettatori per il calore e il tifo dimostrati nonostante fosse russo. Il conflitto tra Russia e Ucraina è storia attuale, ma è vero che, a distanza di quasi 80 anni, persiste un processo di stigmatizzazione nei riguardi del popolo tedesco. …
– La Resistenza in Germania –
La Schönhauser Allee è una delle principali arterie di Berlino. Parte dalla Torstraße, all’altezza di Rosa-Luxemburg-Platz e si snoda per circa 3 km, attraversando il quartiere di Prenzlauer Berg, nel distretto orientale di Pankow. È una strada di notevole rilevanza e molto frequentata per via delle numerose attività commerciali. Anche ai tempi del Muro era una via piuttosto vivace, come dimostrato dal film Ecke Schönhauser (Angolo Schönauser) , uscito nel 1957. …
– All’angolo della Schönhauser –
Christiane Vera Felscherinow è uno dei simboli e delle icone degli anni ’80, grazie a un libro autobiografico e relativo film che, tra verità e leggenda, la resero famosa in tutto il mondo. Quando, nel 1981, uscì questo film diretto da Uli Edel, il problema della tossicodipendenza stava dilagando nel mondo occidentale. Qualche anno prima, il libro da cui venne tratto aveva scoperto il nervo sofferente di una società solo apparentemente solida e vincente. Si aprirono dibattiti sulla presunta e inopportuna gratuità nel raccontare uno spaccato certamente complesso attraverso immagini e situazioni certamente dure e realistiche. Secondo alcuni recensori il rischio era quello di…
– Christiane: tra verità e leggenda –
Le vite degli altri (titolo originale: Das Leben der Anderen) premio oscar come miglior film straniero agli Academy Awards del 2007 è uno dei capolavori assoluti di inizio millennio.
Insieme a due altri grandi successi come Goodbye, Lenin e Lola Corre, è una delle pellicole artefici, con modalità diverse, dell’accensione dei riflettori sul cinema tedesco contemporaneo. Inoltre, ha contribuito a infiammare ulteriormente un’attenzione e un interesse su Berlino già piuttosto vivi.
– Le Vite degli Altri –